ELEMENTI del PROGETTO.
sonar
Inventato
da Paul Langevin nel 1917, il sonar, termine che nasce come acronimo
dell'espressione inglese sound navigation and ranging, è una tecnica
che utilizza la propagazione del suono (sott'acqua in genere) per la
navigazione, comunicazione o per rilevare la presenza e la posizione
di imbarcazioni. Si distinguono sonar attivi e sonar passivi. Il
sonar può essere usato come mezzo di localizzazione acustica.
Quest'ultima è stata impiegata anche in aria in passato, prima
dell'introduzione del radar, e viene tuttora utilizzata per la
navigazione dei robot mentre il SODAR (un sonar aereo rivolto dal
basso verso l'alto) trova applicazione nelle indagini atmosferiche.
Il
termine sonar indica anche lo strumento usato per generare e ricevere
i segnali acustici. La banda delle frequenze usate dai sistemi sonar
va dagli infrasuoni agli ultrasuoni. Lo studio della propagazione del
suono sottacqua è noto come acustica subacquea o idroacustica.
fotocellula
La
fotoresistenza è un componente elettronico la cui resistenza è
inversamente proporzionale alla quantità di luce che lo colpisce. Si
comporta come un tradizionale resistore, ma il suo valore in ohm
diminuisce mano a mano che aumenta l'intensità della luce che la
colpisce. Ciò comporta che la corrente elettrica che transita
attraverso tale componente è proporzionale all'intensità di una
sorgente luminosa. In tale maniera si realizza una sorta di
potenziometro attuabile tramite la luce anziché tramite forze
meccaniche o segnali elettrici.
Questo
componente è utilizzato anche per la realizzazione di crepuscolari
(circuiti che permettono di accendere una o più luci al calare del
sole).
Fondamentalmente
essa è composta da materiale semiconduttore. L'energia radiante
fornita ad un semiconduttore provoca la produzione di coppie
elettrone-lacuna in eccesso rispetto a quelle generate termicamente
che causa una diminuzione della resistenza elettrica del materiale
(effetto fotoconduttivo). Quando la radiazione incidente viene
interrotta i portatori di carica in eccesso si ricombinano riportando
la conducibilità del semiconduttore al suo valore iniziale in
condizioni di oscurità.
Ci
sono diversi tipi di fotoresistori, in diversi modelli con differenti
specifiche utili a seconda dell’utilizzo che si deve fare. Possono
essere, in particolare, composti o rivestiti da diversi materiali che
ne variano la resistenza.
Con
un fotoresistore è possibile realizzare una sorta di potenziometro,
attuabile tramite la luce anziché tramite forze meccaniche o segnali
elettrici, che può essere integrato in dispositivi come
radiosveglie, dispositivi d’allarme, lampioni stradali o, in
generale, in dispositivi automatizzati per l’illuminazione.